La serie fantascientifica di Tom Cruise (finora) è stata un interessante mix di titoli di successo e spunti di riflessione di alto livello. Miscele di genere come “Vanilla Sky” di Cameron Crowe fondono elementi fantascientifici con drammi romantici, mentre “Oblivion” di Joseph Kosinski infonde i classici tropi del genere con un tocco di novità. Ovviamente, c’è l’indimenticabile “Minority Report” — liberamente ispirato al racconto omonimo di Philip K. Dick — che ha visto Cruise calarsi nei panni di un agente di Precrimine che corre contro il tempo per dimostrare preventivamente la propria innocenza, il tutto alle prese con il concetto di predeterminismo. Sebbene ogni film di fantascienza di Cruise abbia qualcosa di interessante da offrire (incluso l’incredibilmente efficace “La guerra dei mondi”), “Edge of Tomorrow” di Doug Liman promette un’avventura davvero nuova ed emozionante, con Cruise che incarna un personaggio che deve guadagnarsi il ruolo di eroe nel modo più duro.
Bene, ottime notizie: “Edge of Tomorrow” è ora al secondo posto nella classifica Netflix Top 10 negli Stati Uniti, subito dietro al thriller appena uscito “Rebel Ridge” (tramite FlixPatrol). Una classifica così alta per questo film estremamente divertente non merita molte giustificazioni, in quanto è una vera delizia per chi lo guarda per la prima volta e un’esperienza ancora migliore per chi lo guarda una seconda (o terza) volta. La formula fantascientifica di Netflix di solito funziona molto bene, con diversi film sottovalutati o trascurati che spesso salgono di classifica piuttosto rapidamente, e lo status di blockbuster di “Edge of Tomorrow” consolida la sua attrazione e la sua attuale posizione nelle classifiche. Quindi, di cosa parla “Edge of Tomorrow”?
Basato sul romanzo di fantascienza di Hiroshi Sakurazaka “All You Need Is Kill”, che segue un soldato di nome Keiji Kiriya, “Edge of Tomorrow” vede Cruise interpretare il maggiore William Cage, il cui eroismo si rivela essere una farsa a causa della sua totale mancanza di esperienza sul campo. Una razza aliena nota come Mimics sta combattendo una guerra sulla Terra e queste battaglie senza fine emergono come il punto focale del film, dove Cage deve dimostrare di essere degno nonostante le impossibili probabilità. All’estremità opposta della scala dell’eroismo c’è la formidabile Angelo di Verdun, Rita Vrataski (Emily Blunt), che allena Cage a malincuore mentre i due devono ricostruire i meccanismi interni di un complicato ciclo temporale che potrebbe rivelarsi la chiave per salvare il mondo.
Edge of Tomorrow ti terrà con il fiato sospeso
Spoilers per “Edge of Tomorrow” a seguire.
La light novel di Sakurazaka presenta Kiriya come una nuova recluta, modellando la sua inesperienza come un fattore al di fuori del suo controllo, dove è abbastanza competente nel combattimento nonostante sia morto un paio di volte dopo aver ucciso un insolito Mimic. La mancanza di esperienza di combattimento di Kiriya è rapidamente superata dalla sua ingegnosità, poiché trova un modo per migliorarsi costantemente e sostituire la sua pistola a proiettili con un’arma più efficiente per abbattere i Mimic più velocemente. Al contrario, Cage di Cruise è un esperto funzionario delle pubbliche relazioni che non ha mai messo piede sul campo di battaglia, iniettando un pizzico di codardia nella sua personalità che deve superare con sortite di tentativi ed errori sempre più pericolose. I primi cicli temporali sono giocati per un effetto comico, consentendo a Cruise di brillare come un ufficiale che deve fare affidamento sul suo ingegno per compensare la sua mancanza di addestramento mentre sopporta il ridicolo dei commilitoni e viene ucciso ancora prima che inizino i round di battaglia.
La Vrataski di Blunt è chiaramente una protagonista di spicco, poiché il suo approccio diretto e pratico si scontra con i tentativi esasperati di Cage di sopravvivere al suo vigoroso allenamento e, in seguito, di affrontare l’inalterabile verità della sua morte durante la loro missione più importante. La loro relazione, che inizia come conflittuale e gradualmente sboccia in una rispettosa compagnia, si realizza pienamente solo durante il climax del film, dove questo fugace momento di vulnerabilità definisce chi sono e cosa avrebbero potuto essere. L’intero espediente narrativo del superorganismo Omega potrebbe sembrare un po’ un cliché all’inizio, ma la sceneggiatura consente a questi aspetti di fluire il più naturalmente possibile, con Blunt e Cruise che radicano gli elusivi meccanismi del viaggio nel tempo con efficace profondità e brio.
Il resto rende il momento davvero piacevole: le sequenze di battaglia sembrano fluidele tute esoscheletriche potenziate sono fantastiche e la dinamica all’interno della J-Squad impedisce al terzo atto di sgonfiarsi, contribuendo a un blockbuster completo. Le ramificazioni emotive delle buffonate del viaggio nel tempo vengono frenate alla fine, lasciandoci a riflettere sui cosa sarebbe potuto essere e sui cosa sarebbe potuto essere che fluttuano tra le sabbie del tempo.
“Edge of Tomorrow” è attualmente disponibile in streaming su Netflix.