Il terzo film di James Cameron “Avatar”, “Avatar: Fire and Ash”, dovrebbe uscire nelle sale a dicembre 2025. Quando uscirà, saranno passati solo tre anni da “Avatar: The Way of Water”, il secondo film della serie. Si tratta di un lasso di tempo decisamente minuscolo, dato che sono passati 13 anni tra il primo “Avatar” e “The Way of Water”.
C’è sicuramente un’ironia nell’approccio cinematografico di Cameron ai suoi film “Avatar”. Secondo la sua visione, la lontana luna di Pandora è un paradiso simile all’Eden, dove la gente del posto è psichicamente collegata a una grande coscienza simile alla Madre Terra che attraversa l’intero pianeta. I Na’Vi sono gentili e amanti della pace e possono collegare i loro cervelli alla flora e alla fauna con un inquietante viticcio che cresce sulle loro teste. Il pianeta provvede e tutto è sostenibile.
L’ironia è che Cameron, per visualizzare questo mondo naturale idealizzato, ha richiesto alcune delle tecnologie cinematografiche artificiali più avanzate disponibili. Utilizza la tecnologia CGI e motion capture all’avanguardia per realizzare i Na’Vi, e tutti gli sfondi sono creati tramite computer. È meraviglioso da guardare e certamente accende l’immaginazione verso la vita naturale, ma è il più falso di tutti i mondi possibili.
Naturalmente, creare un mondo meraviglioso è solo una preoccupazione secondaria per Cameron. In una recente intervista con People Magazineil regista ha ammesso che, più di ogni altra cosa, vuole commuovere il pubblico. In particolare, Cameron vuole farvi piangere. Questo è qualcosa che il regista è stato abile a realizzare da quando ha girato “Titanic” nel 1997uno dei più grandi piagnucoloni di Hollywood mai prodotti. Se Cameron non riesce a rendere te e se stesso almeno un po’ tristi, allora il suo film non ha raggiunto ciò che avrebbe dovuto.
Meglio che tu pianga per James Cameron, accidenti
Cameron si mette sotto pressione per creare immagini indelebili e permanenti nella coscienza cinematografica. Una volta ha detto che non c’è più motivo di fare un film se non è il più grande film di sempre. Dato che “Titanic”, “Avatar” e “Avatar: The Way of Water” sono ancora tra i film con i maggiori incassi di tutti i tempi, si potrebbe dire che sta vivendo all’altezza delle sue ambizioni. Ma poi, d’altro canto, vuole anche entrare in contatto con un pubblico. Cameron è uno dei migliori registi populisti del mondo ed è molto esperto nel realizzare un certo tipo di melodramma che piace al pubblico. Come ha detto a People:
“[T]La parte più difficile del lavoro è vivere con ogni immagine ogni giorno e la sua [new] dettaglio, ma si può comunque percepire come il film [affects] tu come membro del pubblico. […] Se non riesco a piangere nel film, so di aver fallito seriamente, e se non ci riesco, c’è qualcosa che non va. Bisogna sistemarlo.”
Fu questo mandato personale a causare il panico a Cameron, ha ammesso, sul set di “Fire and Ash”. La storia del suo film del 2025 non è ancora nota al momento in cui scrivo, ma coinvolgerà una nazione di Na’Vi concentrati sul fuoco. Qualunque sia la storia, Cameron ha sentito, all’inizio della produzione, che non stava funzionando. Ha detto di aver “avuto quella crisi di fede su ‘Avatar 3’ a un certo punto in un primo montaggio. [I thought to myself] “Non ci siamo.”
Cameron, tuttavia, da allora ha decifrato il codice, dicendo che “Ora sta scoppiando. Assolutamente interessante”. Immagino che ciò significhi che Cameron ha trovato un modo per tirare le corde del suo cuore. Il tempo ci dirà se “Fire and Ash” si rivela popolare tanto quanto i primi due film di “Avatar”.