Mentre Lucy potrebbe essere più ingenua e provenire da un’educazione molto più piacevole di Ellie (Bella Ramsey) co-protagonista di “The Last of Us”, sono entrambi giovani che non hanno mai conosciuto un mondo migliore. Non solo, i rispettivi programmi televisivi li vedono gettati fuori dalla padella e nel fuoco mentre viaggiano attraverso la natura selvaggia post-apocalittica per la prima volta nella loro vita. Lucy, in particolare, non è ben preparata per i terrori che l’attendono nella sua avventura, che offre anche a “Fallout” la possibilità di impegnarsi in una miscela di azione horror e satira sociale simile a quella di “The Last of Us” ( così come i giochi originali che lo hanno ispirato). Come ha detto Nolan:
“Possiamo parlarne in un modo meraviglioso, speculativo. Penso che stiamo tutti guardando il mondo e dicendo: ‘Dio, le cose sembrano andare in una direzione molto, molto spaventosa.'”
Temi di privilegio e commenti sociali sottilmente velati sullo status quo del mondo reale erano fondamentali anche per “Westworld”, uno spettacolo che spesso si trasformava in un pretzel contorto che cercava disperatamente di stare un passo avanti rispetto ai suoi spettatori ma che non poteva mai essere accusato di mancanza di ambizione. Con la scrittrice di “Captain Marvel” Geneva Robertson-Dworet e lo sceneggiatore di “Portlandia” Graham Wagner in qualità di showrunner al posto di Nolan e Joy (entrambi produttori esecutivi, con Nolan che dirige anche i primi tre episodi), “Fallout” potrebbe avere più fortuna. colpire quel punto debole tra la narrazione artistica e le emozioni di genere più accessibili, come ha fatto “The Last of Us”.
Preparati a metterti al riparo: la serie “Fallout” scatena la sua post-apocalisse ispirata ai videogiochi su Prime Video a partire dal 12 aprile 2024.