Chiunque sperasse che il Batman di Conroy avrebbe avuto un ruolo importante nella storia di “Justice League: Crisis on Infinite Earths” potrebbe rimanere deluso nello scoprire che si tratta più di un cameo, ma comunque molto significativo.
Proprio quando le cose sono al massimo della disperazione, passiamo a Terra 12 (che, nei fumetti, è l’universo di “Batman Beyond” — appropriato dato che Conroy presta la voce a Batman anche in quello show, ed è un sequel di “Batman: The Animated Series”). skyline Art Deco di Gotham City immediatamente riconoscibile (e bello da costruire) ci dà un indizio che questa è la casa di “Batman: The Animated Series”, dove — anche di fronte all’apocalisse — Joker sta causando problemi a Batman. È una sequenza animata in modo sbalorditivo, realizzata per sembrare esattamente come il cartone animato originale degli anni ’90, solo più nitida e fluida.
Perché Batman trascorre i suoi ultimi momenti di vita combattendo Joker invece che con la sua famiglia? Questo è ciò che Joker chiede al suo nemico di lunga data e alla cosa più vicina che abbia a un migliore amico. Perché gli importa così tanto di picchiare un vecchio pagliaccio, anche alla fine di tutto, chiede Joker. E poi, mentre afferra Joker per i risvolti, Conroy ringhia e pronuncia la sua battuta finale come Batman.
“Mi importa, Joker. Di Gotham. Della giustizia. E se deve finire, almeno me ne vado così”, dice il Batman di Conroy mentre il mondo finisce intorno a lui e lui alza il pugno per colpire Joker in faccia un’ultima volta. “Essere Batman!”