Dite quello che volete di “Gilligan’s Island”, ma la sitcom degli anni ’60, derisa dalla critica, conosceva il suo pubblico e lo assecondava con slancio buffonesco. Sebbene quel pubblico non si sia materializzato completamente fino alla cancellazione della serie nel 1967, decenni di syndication di successo sono la prova di cui avete bisogno per riconoscere che creatore Sherwood Schwartz (che ha anche messo insieme “The Brady Bunch”) era una specie di visionario meschino.
Quelli di noi che hanno sprecato innumerevoli ore della loro infanzia trascorrendo del tempo con i naufraghi su quell’isola deserta inesplorata da qualche parte nell’Oceano Pacifico devono a Schwartz un debito di gratitudine. Guardare Gilligan di Bob Denver assicurarsi in modo inetto che lo Skipper (Alan Hale Jr.) e i passeggeri della SS Minnow rimanessero bloccati su quel pezzo di terra tropicale ha reso il non fare le faccende e/o i compiti una gioia che intorpidiva il cervello. Sì, le battute erano orribili e le trame riciclate spudoratamente, ma c’era qualcosa di stranamente avvincente nei dramatis personae di Schwartz. Per molti, gli Howell (Jim Backus e Natalie Schafer), il Professore (Russell Johnson), Mary Ann (Dawn Wells) e Ginger (Tina Louise) sono diventati archetipi di sitcom.
E tutto questo ha funzionato in modo così imbarazzantemente efficace perché Schwartz ha azzeccato il casting. Ma aveva alcune opzioni intriganti prima di decidere per gli attori sopra menzionati. Infatti, stava per dare a uno degli idioti più amati del cinema e della televisione (sullo schermo, non fuori) la sua grande occasione.
Il professor Dabney Coleman?
Quando Dabney Coleman morì lo scorso maggio all’età di 92 annii suoi colleghi e fan ricordavano con affetto un attore caratterista enormemente dotato che riusciva a far sogghignare il pubblico semplicemente camminando davanti alla telecamera. Che interpretasse un capo orribilmente sessista in “9 to 5”, un regista di soap opera emotivamente violento in “Tootsie” o un ingegnere del NORAD irritante in “WarGames”, amavamo schernire Coleman.
Ma c’era anche un lato teneramente vincente in Coleman. Sebbene il film sia stato un fallimento al botteghino, quelli di noi che hanno sprecato un sacco di tempo a guardare HBO negli anni ’80 (non poteva Sempre essere “L’isola di Gilligan”) lo adoravano nei panni dell’ultra-capace superspia Jack Flack in “Cloak & Dagger”. E questo aspetto della personalità di Coleman non sarebbe stato poi così sorprendente se lo avessimo conosciuto come il Professore.
Secondo il suo necrologio pubblicato da The Hollywood Reporter, Coleman era in lizza per la parte resa famosa da Russell Johnson durante il casting del pilot. Coleman è stato battuto non da Johnson, ma da Jack Gabriel. Schwartz ha finito per sostituire Gabriel con Johnson quando “Gilligan’s Island” è diventato una serie, ma è un piccolo e divertente “e se” chiedersi come sarebbe potuto essere diverso il mondo del cinema se Coleman avesse trovato fama in questa sciocca sitcom. La maggior parte degli attori di “Gilligan’s Island” sono stati in seguito ingaggiatiquindi è possibile che Coleman non abbia mai interpretato nessuno di quei ruoli memorabili.
Se la storia dello spettacolo si fosse svolta in modo leggermente diverso, potremmo parlare di Russell Johnson come di uno dei più grandi stronzi sullo schermo della sua generazione.