Paul Buckmaster era una presenza ben nota nel mondo del rock, avendo lavorato alle orchestrazioni con David Bowie, The Grateful Dead, Leonard Cohen, Miles Davis, Guns N’ Roses, Taylor Swift, The Rolling Stones, Celine Dion e molti altri. Nel cinema, Buckmaster aveva eseguito canzoni per “Macbeth” di Roman Polanski, la terribile stranezza di Harry Nilsson “Son of Dracula”, e “L’uomo che cadde sulla Terra”. “12 Monkeys” sarebbe stato il suo primo lavoro di composizione cinematografica per un progetto che non fosse un musical o che non avesse come protagonista un musicista.
Thomas Newman, nel frattempo, era già un compositore prolifico nel 1995, avendo scritto le colonne sonore di film notevoli come “Revenge of the Nerds”, “Real Genius”, “The Lost Boys”, “Fried Green Tomatoes”, “The Player”, “The Shawshank Redemption” e decine di altri. Era agile, prolifico e talentuoso. Fu Madeleine Stowe a menzionare Newman a Gilliam, poiché aveva sentito che aveva difficoltà a scegliere un compositore. Gilliam amava Newman, il che poneva un problema su chi avrebbe dovuto assumere. Stowe racconta la storia in questo modo:
“Stavamo discutendo su chi volesse che lo segnasse. Ho detto, ‘Per favore, per favore guardate questo tizio di nome Thomas Newman.’ Ero un grande fan di Thomas Newman. Terry disse, ‘Beh, mi sono già impegnato [to Buckmaster],’ ma lo incontrò. Lo portarono a Londra e lui si innamorò di Thomas. Quindi non sapeva cosa fare. Il modo in cui doveva scegliere tra i due uomini era lanciare una moneta.”
Dato il tono sbilenco di “12 Monkeys”, forse un compositore del mondo non cinematografico era più appropriato di un compositore cinematografico più “tradizionale”. Mi scuso con Stowe, tuttavia, che ha perso il suo compositore preferito nel lancio della moneta. Buckmaster avrebbe composto solo un altro film, e fu, curiosamente, “Most Wanted” nel 1997. Newman, nel frattempo, ha continuato a comporre colonne sonore per film per la Pixar e il franchise di James Bond.