Questo articolo contiene spoiler per i film di “Toy Story”.
Quando uscì “Toy Story” di John Lasseter nel 1995, fu un colpo di scena per l’industria. La CGI era stata usata nei film per un decennio e c’erano una miriade di cortometraggi animati al computer, ma il primo lungometraggio interamente animato al computer distribuito nelle sale cambiò il panorama. Di sicuro aiutò il fatto che “Toy Story” fu un enorme successo, incassando oltre 365 milioni di dollari con un budget di soli 30 milioni di dollari. Il film fu anche molto acclamato, sfoggiando un concept innovativo (i tuoi giocattoli sono vivi quando non li guardi), un’eccellente sceneggiatura (attribuita a Joss Whedon, Joel Cohen, Andrew Stanton e Alec Sokolow) e un cast di prim’ordine (tra cui Tom Hanks, Tim Allen, Don Rickles, Jim Varney e Wallace Shawn).
Dopo “Toy Story”, è sembrato che le dighe si siano aperte e che nei cinque anni successivi si sia verificato un passaggio dai lungometraggi animati tradizionali a quelli completamente animati al computer. Si potrebbe persino ricordare quando la Disney annunciò che avrebbe chiuso il suo studio di animazione tradizionale e che avrebbe realizzato solo lungometraggi animati al computer. Questo avvenne poco prima del flop del suo film del 2004 “Home on the Range”.
“Toy Story” e la Pixar, nel frattempo, sono rimasti in testa alla carica. Nel 1998, lo studio ha pubblicato “A Bug’s Life”, che ha incassato oltre 363 milioni di dollari, e il suo sequel, “Toy Story 2”, è uscito nel 1999. Da allora, ci sono stati altri due sequel di “Toy Story”, con un terzo in arrivo. C’era anche uno spin-off chiamato “Lightyear”, per non parlare di diversi cortometraggi e programmi TV.
Per brevità, la lista dei colpi sarà classificata solo i cinque lungometraggi teatrali esistentisebbene i cortometraggi “Small Fry” e “Partysaurus Rex” siano certamente divertenti. Anche i cortometraggi spin-off di “Toy Story 4”, pubblicati come episodi di “Fluffy Stuff with Ducky and Bunny” — chiamati “love” e “Three Heads” — sono piuttosto esilaranti. Ma per ora, resteremo nei cinema.