“Dumbo” era così popolare che Time Magazine ha voluto presentare l’adorabile piccola stella del circo sulla copertina del suo prossimo numero come “Mammifero dell’anno”. Tuttavia, meno di due mesi dopo la première del film, l’esercito giapponese attaccò Pearl Harbor il 7 dicembre 1941, spingendo gli Stati Uniti ad entrare nella seconda guerra mondiale. Poiché la figura allegra di un elefantino volante che sfidava le probabilità non sarebbe più stata appropriata per la copertina, fu cambiata in un ritratto del generale Douglas MacArthur, un potente leader militare che avrebbe incarnato lo spirito dell’America che combatte.
Time Magazine includeva ancora a Una storia di 1.400 parole su “Dumbo” un pezzo affascinante che cattura gli atteggiamenti del paese in quel momento. L’autore (non accreditato) spiega come, all’indomani dell’attacco di Pearl Harbor, Dumbo sia diventato una toccante icona americana:
“L’avvento della guerra lo ha reso più che mai una superba espressione dello stile di vita democratico. Sarebbe potuto accadere solo qui. Tra tutti i volti cupi e inquietanti del 1941 d.C., il suo volto innocente e semplice è il volto di un vero uomo di buona volontà. Il nuovo personaggio più attraente di quest’anno di guerra, finirà quasi sicuramente nel regno esclusivo dei classici per bambini. Forse non diventerà un eroe popolare americano, ma è sicuramente il mammifero-del- anno.”
Attraverso la storia di un giovane elefante che sfida i suoi oppositori, si riunisce con sua madre e nel frattempo guadagna fama e fortuna, “Dumbo” emerge come un simbolo di speranza e resilienza. Il pubblico potrebbe trovare conforto e ispirazione nel film dolce, dai colori vivaci, con una storia semplice che tocca le corde del cuore. “Dumbo” ha offerto un barlume di ottimismo in un periodo straziante in cui il mondo era pieno di conflitti e pericoli.