“Toy Story 2” è stato il terzo lungometraggio della Pixar, in arrivo dopo l’uscita di “A Bug’s Life”, allora apprezzato ma ora ignorato, nel 1997. Il sequel fece seguito a Woody the Cowboy (Tom Hanks) e Buzz Lightyear the Spaceman (Tim Allen) quando si separarono. I giocattoli viventi nella stanza di Andy avevano concordato che Buzz e Woody fossero co-capitani del gruppo, visto che erano i giocattoli con cui Andy giocava di più. Woody, tuttavia, risulta essere un raro oggetto da collezione, e un collezionista di giocattoli pazzo rapisce Woody e lo colloca accanto ad altri rari giocattoli da cowboy – Jessie (Joan Cusack) e Stinky Pete (Kelsey Grammer) – rilasciati decenni prima. A causa del modo in cui funzionano i ricordi nell’universo di “Toy Story”, Woody non ricorda di essere stato confezionato e conservato su uno scaffale.
Successivamente verrà rivelato che Stinky Pete è amareggiato e crudele perché è un oggetto da collezione ancora conservato nella sua confezione originale. Dato che nessun bambino ha aperto la scatola per giocare con lui, è diventato cattivo e abbattuto. Lo scopo dei giocattoli, come tutti sappiamo, è quello di essere usati per giocare, non per essere collezionati. “Toy Story 2” potrebbe servire come una sottile critica ai collezionisti Disney adulti che tengono i giocattoli dei bambini sigillati nella plastica.
Dei 171 critici che hanno recensito “Toy Story 2” per Rotten Tomatoes, ognuno di loro ha dato il massimo. Non tutte le recensioni sono state valutate con quattro stelle, ma nessuno si è sentito abbastanza amareggiato da valutarlo con un punteggio inferiore a un “pollice in su”, per così dire. A proposito di “pollice in su”, Roger Ebert ha dato al film 3,5 stelle su quattro.