All’inizio della sua carriera, Kubrick era un fotografo e il suo stile era naturalistico, persino grintoso. Le prime fotografie di Kubrick, sebbene cinetiche, non porterebbero a prevedere la sua estetica balletica, ermetica e ascetica. I suoi primi film, tratti dalle sue foto, sono polverosi, oscuri e sudati. Molti hanno visto i suoi film “Fear and Deasire” (1952), “Killer’s Kiss” (1955) e “The Killing” (1956) e sono rimasti colpiti dalla loro umanità e rudezza; sono ben lontani da il mondo sterile di “2001: Odissea nello spazio”.
Fu durante questo periodo che Kubrick realizzò una sceneggiatura basata su un famoso racconto tedesco del 1913. Il regista ha detto:
“Una era la sceneggiatura del racconto di Stefan Zweig, ‘The Burning Secret’, che Calder Willingham e io abbiamo scritto a metà degli anni Cinquanta, per Dore Schary della MGM, dopo che avevo realizzato ‘The Killing’. La storia parla di una madre che va in vacanza senza il marito ma accompagnata dal suo giovane figlio. Nell’hotel resort dove alloggiano, viene sedotta da un attraente gentiluomo che incontra lì. Suo figlio lo scopre ma quando madre e figlio Alla fine, tornato a casa, il ragazzo si trova in un momento cruciale per impedire al padre di scoprire la verità.”
Ha aggiunto: “È una bella storia ma non so quanto fosse buona la sceneggiatura”.
In particolare, “The Burning Secret” era già stato adattato per il cinema nel 1923 dal regista Roche Gliese e nel 1933 dal regista Robert Siodmak. La versione del 1933 comprendeva le star tedesche Alfred Abel e Hilde Wagener. Poiché la storia coinvolgeva temi acritici dell’infedeltà coniugale, il film di Siodmak fu attaccato da Joseph Goebbels. Il film di Kubrick sarebbe stato un remake in lingua inglese. Per inciso, “The Burning Secret” è stato rifatto in inglese nel 1988 con Faye Dunaway.