Nel romanzo “Dune” di Frank Herbert, il primo attentato alla vita di Paul Atreides avviene quando il Duca di Casa Atreides è solo nella sua stanza dopo che lui e la sua famiglia si sono stabiliti sul pianeta Arrakis. Nel libro, Herbert descrive un momento in cui un drone Hunter Seeker, inviato dalla nefanda Casa Harkonnen, entra nella sua stanza, scrivendo:
“Da dietro la testiera scivolò un minuscolo cacciatore-cercatore lungo non più di cinque centimetri. Paul lo riconobbe subito: una comune arma da assassinio che ogni figlio di sangue reale conosceva in tenera età. Era una feroce scheggia di metallo guidata da qualche mano e qualche occhio nelle vicinanze Potrebbe scavare nella carne in movimento e masticare i canali nervosi fino all’organo vitale più vicino.
Mentre la scena prosegue, Paul deve rimanere completamente immobile per non rivelare la sua posizione all’operatore del drone, che vede il campo visivo del cercatore di cacciatori attraverso un “campo sospensore compresso” che “distorce[s] la visione del suo occhio trasmittente.” Mentre Paul si mantiene “in un’immobilità quasi catatonica”, la porta della sua stanza si apre e il Cercatore Cacciatore si lancia verso di essa, proprio mentre Paul allunga la mano e la afferra dall’aria.
Anche se ci sono ci sono un sacco di cose che non vanno in “Dune” del 1984, questa scena è rappresentata abbastanza fedelmente nell’epopea tanto diffamata di David Lynch, con Paul Atreides di Kyle MacLachlan che deve rimanere perfettamente immobile mentre una versione dell’Hunter Seeker che assomiglia sostanzialmente a una siringa fantasia perquisisce la stanza. Ma per la versione del 2021 di Denis Villeneuve, il regista e la sua troupe hanno aggiunto un ulteriore livello di talento visivo alla scena, che ha richiesto un po’ di ingegnosità negli effetti visivi da parte di Paul Lambert e del suo stesso team.