Kevin Costner cita western epici come Il gigante e La conquista del West per la sua tendenza a realizzare film lunghi.
Guardando la filmografia di Kevin Costner come regista, una cosa è evidente: il ragazzo ama i suoi film epici. Il suo debutto, anni ’90 Balla coi lupiha una durata di poco più di tre ore, mentre il suo seguito del 1997, Il postinocorreva appena sotto quello. Dopo aver praticamente realizzato un cortometraggio con Campo aperto (139 minuti), si è preso una pausa di due decenni prima di tuffarsi nel suo prossimo: il multi-parte Orizzontecon le prime due parti che superano il traguardo delle sei ore. Quindi cosa spinge Kevin Costner a fare film così lunghi? Si riduce ai classici.
Al recente evento History Talks di History Channel (tramite Scadenza), Kevin Costner ha detto che è stato vedere film di portata epica a catturare non solo la sua curiosità per il cinema, ma anche a spingerlo inconsciamente a propendere per film di così lunga durata. In particolare, ha citato il film del 1962 Come è stato conquistato l’Occidenteche attribuisce il merito del racconto romanzesco a tre registi – Henry Hathaway, John Ford e George Marshall (“Era un film di 4 ore. Quindi non sorprende che i miei siano tre.”) e il film del 1956 di George Stevens Gigante (“È un altro film di 3 ore. Fatti un’idea con me.”).
Entrambi i film sono ampiamente considerati tra i migliori film western americani mai realizzati, quindi non c’è da stupirsi che abbiano fatto una tale impressione su Kevin Costner, il cui Balla coi lupi ha fatto qualcosa che nessuna delle due opere ha fatto: vincere l’Oscar come miglior film. Mentre alla gente piace odiarlo solo perché ha battuto Martin Scorsese Quei bravi ragazzinon si può negare è uno dei film più travolgenti degli anni ’90Ma per quanto riguarda Come è stato conquistato l’Occidente – che in realtà dura circa 20 minuti in meno rispetto a Balla coi lupi (sebbene esista una versione estesa del film di Costner che dura quattro ore) – è stato quel film a catturare davvero la sua immaginazione. A riguardo, ha aggiunto, “Tutti se ne sono andati per l’intervallo, e io no. Non avevo intenzione di cedere il mio posto magico. Ho aspettato che il film ricominciasse, e quando è finito, mi ha segnato.”
Nel corso della discussione, Kevin Costner ha anche sottolineato che è importante dare il massimo, a prescindere dalla durata, quando si gira un film. “Non importa quando fai un film, vivrà per sempre, quindi importa quali dettagli ci metti dentro perché se ci metti i dettagli giusti, sarà rilevante, e questa è l’unica cosa che spero nella mia vita. Non è difficile essere popolari; è molto difficile essere rilevanti. Voglio che la mia vita sia rilevante…”
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