Con circostanze così lontane dall’ideale, non c’è da stupirsi che Daemon stia iniziando a deteriorarsi mentalmente. Dopo essersi separato dalla regina Rhaenyra in seguito alla loro accesa discussione sul suo tentativo di assassinare il principe Aemond (Ewan Mitchell) o il principe Jaehaerys (Jude Rock), due figure chiave di Squadra VerdeDaemon si è ritirato a l’antica roccaforte di Harrenhalin parte per covare e in parte per progettare Quella della squadra nera prossimi passi nella guerra a venire. Qui, incontra un misterioso individuo di nome Alys Rivers (Gayle Rankin), che sembra aver avuto una mano nelle visioni da sveglio che ha sperimentato subito dopo aver messo piede nel castello maledetto. Il primo visitatore spettrale che incontra si rivela essere nientemeno che sua nipote Rhaenyra da adolescente, che cuce in modo inquietante la testa del piccolo Jaehaerys di nuovo sul suo corpo mentre Daemon è costretto ad affrontare i risultati delle sue azioni mostruose.
In un perfetto incrocio tra dare ai fan ciò che vogliono e servire allo stesso tempo i personaggi stessi, questa sequenza inquietante non fa che approfondire la nostra comprensione di Daemon. Lui e Rhaenyra nutrivano chiaramente sentimenti inappropriati l’uno verso l’altro, sebbene il defunto re Viserys (Paddy Considine) fosse in gran parte impotente nel fare molto al riguardo (a parte bandire il fratello sconsiderato in più occasioni, anche se, alla fine, con scarsi effetti). Ma più che ricordarci la storia passata, la ricomparsa della giovane Rhaenyra evidenzia ulteriormente la guerra che fermenta all’interno del re consorte Targaryen: la sua vera lealtà verso sua moglie e regina e il suo senso di colpa per ciò che ha fatto nelle sue grandi ambizioni di potere. La profezia inquietante di Alys secondo cui “morirà in questo posto” suggerisce che potrebbe non riconciliare mai questa divisione dentro di sé.
La seconda stagione di “House of the Dragon” va in onda su HBO e Max ogni domenica sera.