Che ci crediate o no, lo stesso Luke Skywalker pensa che siano andati troppo oltre nel film. A quanto pare, mentre stavano girando la scena di Wampa, non sapeva quanto… ehm… disarmante… sarebbe stata la sua manovra di autodifesa, come ha rivelato Mark Hamill in un Tweet del 2017 sulla piattaforma precedentemente nota come Twitter:
“Durante le riprese della scena mi è stato assicurato che il mio colpo con la spada laser verso la telecamera (creatura non sul set) avrebbe semplicemente bruciacchiato la pelliccia 2 spaventandolo – Inorridito per poi vedere l’amputazione e la crudeltà inutile – Wampa era AFFAMATO (non MALE) – Luke non lo avrebbe mai fatto! #AncoraArrabbiato2017”
Interessante interpretazione e non ha torto. Il Wampa dopotutto stava solo cercando un pasto: non stava complottando contro i ribelli né allineandosi con Darth Vader o cose del genere. È anche interessante che l’idea originale della scena, o almeno quella raccontata a Hamill, fosse che Luke avrebbe solo bruciato la pelliccia del Wampa e poi sarebbe fuggito.
Le braccia mozzate sono una tradizione in “Star Wars” che risale alla scena della cantina nel primissimo film. È un ottimo fermalibri in un film in cui Luke inizia amputando il braccio di una creatura attaccante e finisce con Luke che perde la propria mano. Come direbbe papà George, è come la poesia. Fa rima.
Ma mi piace che Hamill abbia una visione più gentile di Luke qui. Ora devo chiedergli dov’è la sua indignazione per tutti quei poveri Womp Rats che ha preso di mira a Beggar’s Canyon quando era piccolo e di cui poi si è vantato davanti a una stanza piena di piloti ribelli. Diamo tendenza all’hashtag #JusticeForWompRats!