Quando inizia “Transformers One”, Megatron (Brian Tyree Henry) è un semplice robot minatore di nome D-16. A differenza del suo migliore amico Orion Pax (Chris Hemsworth), D-16 preferisce tenere la testa bassa e seguire il protocollo. Idolatra anche sia Sentinel Prime (Jon Hamm), attuale sovrano di Cybertron, sia il leggendario Megatronus Prime, che si dice sia stato il più grande dei primi 13 Prime. D-16 indossa persino un adesivo con la faccia viola di Megatronus sulla spalla.
Poi, a metà del film, Orion e D-16 incontrano l’ultimo dei Primes originali, Alpha Trion (Laurence Fishburne). Scoprono che tutto ciò che è stato detto loro è una bugia; Sentinel non è un Prime, ma un usurpatore. Ha venduto Cybertron agli alieni Quintessons e ha aiutato questi invasori a uccidere i veri Primes. Il motivo per cui Orion, D-16 e i loro simili devono passare la vita a faticare per estrarre il carburante Energon? Perché Sentinel sta cedendo tutto quel carburante ai Quintessons.
(Considerando che il ruolo di Alpha Trion è quello di smascherare i protagonisti, non credo sia una coincidenza che i registi abbiano scelto Morpheus di “Matrix” in persona.)
D-16, colui che più credeva nel sistema, prende questa rivelazione più duramente. Mentre accumula potere e seguaci per sconfiggere Sentinel, promette loro che né lui né loro saranno mai più fuorviati da un falso leader. Quando Orion diventa Optimus Prime, Megatron vede il volto di Sentinel mentre il suo vecchio amico lo fissa. Qui “Transformers One” evita il tropo “il cattivo è malvagio perché cerca di cambiare lo status quo”. Sia Optimus E Megatron vuole abbattere l’attuale regime di Cybertron, ma solo Optimus ha la visione di un futuro migliore. Megatron è solo ferito, arrabbiato e scatenato.
Ecco fatto; D-16 è stato avviato sulla strada per diventare Megatron perché si è reso conto di aver sprecato la sua vita credendo a una bugia, a un inganno, e si rifiuta di lasciare che ciò accada di nuovo. Nella scena post-credit del film, dichiara Optimus Prime il suo nuovo nemico e giura: “Non saremo accecati dal suo inganno, siamo noi che lo siamo, Decepticon! Ribellatevi!” Mentre la folla di Decepticon fa eco all’applauso di Megatron, la scena si sposta sull’emblema viola dei Decepticon che adorna il suo petto.
A proposito di quell’insegna, qual è la storia lì? Sentinel nota l’adesivo Megatronus sul corpo di D-16 e, come complimento beffardo, usa una fiamma ossidrica per marchiarlo sul petto del minatore. È solo dopo che D-16 uccide Sentinel che si proclama “Megatron”. Crede ancora nel mito di Megatronus e quindi coopta il volto del suo idolo per il suo movimento. Nella scena post-credit, i Decepticon si marchiano con quello stesso volto per emulare il loro leader, trasformando quella che doveva essere una dolorosa presa in giro in una volontà di potere. Nonostante quanto suoni malvagio il loro nome, questi I Decepticon credono di essere eroici tanto quanto il volto che indossano.
“Transformers One” è nei cinema.