Mentre l’introduzione dei gatti polacchi ondeggianti da “Mad Max: Fury Road” è stata in parte ispirata dal Cirque du Soleil (e il terrorizzato regista George Müller), l’idea per questi attacchi aerei, che includono anche un deltaplano a motore con un surfista sulla sabbia appeso ad esso, è stata affrontata per la prima volta durante lo sviluppo del film del 2015. Miller ha ricordato:
“In ‘Fury Road’, avevamo una scena notturna in cui c’era qualcuno – c’era una scena, una scena molto breve, in cui qualcuno veniva visto volare in giro su una specie di paracadute ascensionale. Era uno storyboard. Ma quando siamo arrivati prima di girarlo, o anche molto prima di girarlo, abbiamo pensato: “Non è necessario”. Ma l’idea c’era”.
A ricordare a Miller questo miglioramento innovativo dell’azione è stato uno degli stuntmen di lunga data della serie “Mad Max”, Guy Norris, che lavora con Miller da oltre 40 anni, fin dai tempi di “The Road Warrior”. Miller ha spiegato:
“Ricordo che, mentre stavamo ideando la sequenza, disse: ‘Che ne dici di tornare a queste persone volanti in aria, così non giriamo solo sotto la piattaforma di guerra, o all’interno della cabina della piattaforma di guerra, o sopra o dietro, ma facciamolo attaccare dall’alto, piuttosto che dai gatti polacchi.’ Ecco come abbiamo iniziato con quella sequenza.”
Il risultato aggiunge una nuova emozionante svolta al tipo di azione che siamo abituati a vedere da “Mad Max” e mescola la formula quel tanto che basta per dare a Furiosa (e Tom Burke nei panni di Praetorian Jack) un fantastico ostacolo da superare. Gli attacchi aerei non solo portano un nuovo senso di pericolo nel procedimento, ma consentono anche momenti ancora più esplosivi, letteralmente, specialmente quando rimangono impigliati nel mortale “bommy knocker” rotante.
Per ulteriori informazioni sulla nostra intervista con il regista di “Furiosa” George Miller, dai un’occhiata all’ultimo episodio del podcast /Film Daily di seguito:
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