Cooper le ha chiesto cosa avesse fatto per prepararsi per un ruolo così strano, e Stone ha spiegato:
“Siamo andati a Budapest per un mese di prove con gli altri attori. E poi abbiamo fatto le prove da solisti con solo [Lanthimos] ed io dove lavoravamo in cammino per un’intera giornata. L’ho affrontato in modo più letterale del necessario, guardando i video di un bambino che impara a camminare o come qualcuno dice le sue prime parole.”
I video dei bambini, a quanto pare, hanno dato a Stone buone idee su come muoversi, ma alla fine ha concluso che aveva bisogno di sviluppare una relazione leggermente diversa con i suoi movimenti rispetto a quella di un bambino piccolo. In definitiva, si trattava di un processo creativo che poteva essere inventato da zero. I movimenti finali di Bella sono, si potrebbe notare, solo per il 40% circa da bambini piccoli e per il 60% capricci creativi di Stone e Lanthomos. Ha continuato:
“Perché [Bella is] in questo corpo adulto sano e completamente formato, il suo rapporto con il non saper camminare – non è nemmeno come se potessi paragonarlo a qualcuno che ha appena avuto un incidente e si sta riprendendo e sta imparando a camminare. Sta completamente bene. È solo il suo cervello che non si è ripreso, il che è stato grandioso perché non c’era niente con cui paragonarlo.”
Man mano che il film va avanti, Bella alla fine impara a muoversi con più grazia. Alla fine, “Poor Things” emerge come un dramma su una donna che mantiene il controllo sul proprio corpo in un mondo che cerca sempre di sfruttarlo o mercificarlo. I movimenti di Stone non erano solo una scelta del personaggio ma fondamentale per i temi del film.
“Poor Things” è attualmente nelle sale.